I muletti Škoda: l'arte della mimetizzazione

28. května 2020

Pellicole di mascheramento sfumano i contorni e nascondono le nuove prerogative del design. Specialisti della mimetizzazione hanno lavorato 120 ore sullo Škoda Enyaq iV puramente elettrico a batteria. Una maratona di collaudi per arrivare alla produzione in serie è in corso in tutti i continenti.

Mladá Boleslav / Cham, 28 maggio 2020 – La maggior parte delle persone nota i muletti solo per le loro appariscenti pellicole di mascheramento. Ma che scopo hanno? Non si tratta semplicemente di un variopinto look mimetico. I muletti Škoda lasciano intuire solo vagamente cosa si cela sotto la pellicola. Ciò è reso necessario dal fatto che i prototipi dei nuovi modelli del produttore ceco arrivano a percorrere fino a due milioni di chilometri di prova in condizioni reali molto prima del lancio sul mercato. Spesso il collaudo viene effettuato in prevalenza su strade pubbliche. Per preservare il design e i dettagli delle nuove vetture da sguardi indiscreti e da foto indesiderate, il loro aspetto viene alterato mediante motivi di mascheramento.

Prima che un nuovo modello venga presentato da Škoda al pubblico mondiale, i relativi prototipi trascorrono migliaia di ore su banchi di prova e in camere climatiche macinando fino a due milioni di chilometri di test. La maratona di collaudi che porta alla produzione in serie viene effettuata in tutti i continenti: la vettura di serie dovrà funzionare in modo altrettanto affidabile a meno 30 °C e a ben più di 40 °C sopra lo zero. L'impegnativo ed esaustivo programma di test viene quindi eseguito in condizioni di caldo torrido, elevata umidità dell'aria, su strade polverose e accidentate così come a temperature artiche, su neve e su piste ghiacciate. E naturalmente nel traffico delle strade pubbliche.

Florian Weymar, responsabile dello sviluppo della vettura complessiva presso Škoda, spiega: «Oltre al vero e proprio scopo della mimetizzazione, è ovviamente necessario tenere presenti le esigenze del traffico sulle strade pubbliche. Ogni prototipo deve quindi avere ad esempio indicatori di direzione e luci di stop funzionanti, nonché tutti i sensori, indipendentemente dalla mimetizzazione o dall'alterazione del design. Inoltre, i conducenti che eseguono i test e gli ingegneri devono essere in grado di eseguire i loro compiti a bordo. Per questo motivo non si deve di regola ostacolare l'afflusso dell'aria di raffreddamento e le bocchette di ventilazione non devono essere coperte. I risultati delle misurazioni consentono così di trarre delle conclusioni sui dati della vettura che verrà prodotta effettivamente in serie. Negli interni è importante che durante la guida sia possibile tenere sempre lo sguardo sugli istrumenti e accedere ai comandi importanti.»

Supense fino alla prima presentazione

I prototipi vengono accuratamente mimetizzati per essere protetti dagli sguardi indiscreti di giornalisti, fotografi e concorrenti. Solo in questo modo si possono infatti nascondere le innovazioni tecniche, le peculiarità del design e i dettagli ingegnosi. Sui muletti del produttore non si riescono a individuare nemmeno la scritta Škoda o l'emblema del marchio. Per chi cerca di spiare dettagli con la videocamera o lo smartphone sono interessanti soprattutto componenti dal look caratteristico, contorni o parti della carrozzeria come i fari, la calandra o la parte posteriore. Per questo motivo, questi vengono accuratamente coperti o talvolta alterati con l'aggiunta di altri componenti. I motivi di mascheramento nascondono inoltre i contorni e le linee della carrozzeria, perfino i vetri laterali sono parzialmente coperti, in modo che non siano riconoscibili le sagome dei finestrini.

Lo stesso vale per gli interni. Gli interni, allestiti già in modo molto simile alla produzione in serie, vengono protetti dagli obiettivi dei fotografi, perché anche gli esemplari di test parcheggiano talvolta in luoghi pubblici, ad esempio ai distributori di carburante. A bordo dei muletti vengono in genere utilizzati tessuti non tessuti oscuranti che all'occorrenza coprono singoli dettagli come il cockpit, il quadro strumenti, il display centrale, il sistema di infotainment, la console centrale, gli elementi di comando e le bocchette di ventilazione. Prima di proseguire il viaggio li si possono comunque rimuovere con poche semplici operazioni. Škoda si avvale di queste mimetizzazioni fino alla presentazione ufficiale di un nuovo modello, mantenendo così fino alla fine la suspense fra i clienti e i rappresentanti della stampa specializzata.

Mimetizzazione: da muletto a oggetto d'arte

Gli specialisti della mimetizzazione di Škoda si occupano della progettazione e dello sviluppo dei motivi di mascheramento. Non vi sono praticamente limiti alla fantasia e alla creatività degli esperti, che giocano con motivi, effetti 3D e contrasti cromatici per ingannare l'occhio dell'osservatore. A volte nascondono perfino dei messaggi nella mimetizzazione, come un hashtag dell'account Twitter @skodaautonews. Una volta pronte, le pellicole di mascheramento vengono applicate alla vettura con diverse ore di lavoro manuale.

Per le grandi occasioni, gli specialisti di mimetizzazione e di marketing di Škoda collaborano per sviluppare idee particolari. Alla tappa finale del Tour de France 2016, ad esempio, il SUV Kodiaq prima dell'inizio della produzione in serie attraversò gli Champs-Elysées in testa al corteo in una pellicola mimetica rosso-grigio-nera di grande impatto. Nel 2019 la quarta generazione della Škoda Octavia si presentò con un breve anticipo rispetto alla prima mondiale sulle strade di Praga e Mladá Boleslav in una speciale pellicola di mascheramento bicolore giallo-arancione, giocando con i fan Škoda a «Catch me if you can». Le persone che caricavano le proprie foto delle vetture mimetizzate su Facebook, Twitter o Instagram potevano vincere un esclusivo invito alla prima mondiale a Praga. Per i prototipi della successiva Scala, Škoda puntò su un motivo a righe bianco-blu.

Attualmente nei dintorni della sede aziendale di Mladá Boleslav si vede talvolta girare un prototipo della Škoda Enyaq iV nel suo abito mimetico con sfaccettature verde-bianco-grigie ed elementi tridimensionali. Gli specialisti di mimetizzazione hanno lavorato in totale 120 ore per sviluppare l'idea di mascheramento del primo SUV Škoda puramente elettrico, impiegando ca. 18 m2 di pellicola per mimetizzarlo. Lo Škoda Enyaq iV verrà svelato nel corso di quest'anno. Gli specialisti di mimetizzazione non avranno tuttavia tempo di riposare, perché entro la fine del 2022 verranno presentati in totale dieci modelli elettrificati della famiglia Škoda iV.

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